Istat, paradosso import export
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Direttore: Alessandro Plateroti

Istat, paradosso import export

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Scambi commerciali tra Roma e Mosca, cosa è cambiato dal 2021 e quali sono i prezzi delle materie: lo dicono i dati Istat.

Secondo i dati pubblicati dall’Istat in aprile 2021 ed in aprile 2022, con lo scoppio della guerra in Ucraina, paradossalmente l’export in Russia risulta essere dimezzato, mentre in proporzione l’import sarebbe raddoppiato.

Cosa è cambiato con la guerra negli scambi commerciali tra Roma e Mosca?

Nella giornata di ieri, l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) ha pubblicato alcuni dati relativi ai commerci tra Italia e Russia. Nello specifico, i dati dimostrano che l’Italia esporta molto meno rispetto alla Russia, ma nonostante ciò, in valore monetario compra più dei russi.

Emerge che, ad aprile 2022, rispetto a quello dell’anno precedente, la merce esportata dall’Italia in Russia e dimezzata mentre ciò che l’Italia importa in Russia è raddoppiato. Per quanto riguarda le importazioni, sono costituite principalmente da fonti di energia, ed hanno prezzi raddoppiati rispetto a quelli del 2021. Il disavanzo commerciale tra Italia e Russia a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina è di 2,5 miliardi di euro.

Cosa intendiamo per disavanzo commerciale?

In questo caso, rappresenta la differenza tra quello che noi compriamo dalla Russia e quello che la Russia comprano da noi. La situazione in questione dipende dal fatto che l’Italia dà più soldi alla Russia per l’acquisto di materie energetiche, mentre tutte le altre materie che riguardano settori diversi dall’energia, non subiscono importazioni o esportazioni a causa degli embarghi.

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In tutta questa situazione, la Russia non risulta essere nemmeno il primo fornitore di gas dell’Italia. Difatti, tutto il gas arrivato in Italia dal 25 maggio, è stato prodotto dai rigassificatori in Quatar, Norvegia, il Tap, e infine, dalla Russia.

In Italia, sta arrivando quindi meno gas Russo. Ma la situazione non è determinata da una decisione presa volontariamente da uno dei due stati. Bensì, dipende da un problema a un che determina un rallentamento dei flussi.

Il prezzo del gas è leggermente sceso, in seguito alla costruzione dei vari gasdotti. Nonostante ciò, un anno fa il prezzo era molto più basso: 18 euro per Mwh. Se è vero che il prezzo del gas è diminuito rispetto all’inizio della guerra, resta il fatto che rimanga comunque molto caro.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2022 10:14

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